Franz Anton Mesmer (1734-1815)
Il mesmerismo si presenta come il predecessore della moderna psichiatria dinamica e come l'antenato dell'ipnosi. Esso fu una dottrina organica formulata alla fine del settecento da Franz Anton Mesmer , fisico e medico, basata sulla presenza di un "fluido" definito agente generale o magnetismo animale. Nel 1772 egli utilizza i magneti su alcuni pazienti, in particolare su una giovane donna. Gli effetti curativi osservati sulla ragazza erano considerati da Mesmer come originati non soltanto dai magneti ma anche dalla presenza del fluido accumulato nel corpo della paziente stessa. Fu così che nacque il MAGNETISMO ANIMALE. Mesmer era convinto di aver trovato un RIMEDIO UNIVERSALE, applicabile a tutte le malattie e considerava il fluido magnetico come una scoperta scientifica. Si prodigò così nel tentativo di dimostrare l'esistenza materiale di questo fluido, che secondo il medico avrebbe penetrato il mondo da ogni parte e avrebbe svolto un ruolo di intermediario tra uomini, terra e corpi celesti. La malattia era, secondo il medico, il risultato di una cattiva distribuzione di questo fluido nel corpo umano, per cui la guarigione avveniva quando il fluido tornava in equilibrio. Per curare i suoi pazienti Mesmer utilizzava diverse tecniche con l'uso dei magneti e con le mani del magnetizzatore, che canalizzavano, sempre secondo il medico, il fluido, per poi poterlo trasmettere ad altre persone. Inoltre, era sua opinione che una certa quantità di magnetismo fosse presente in tutti gli uomini, ed in particolare negli uomini sani.
Re Luigi XVI nominò una commissione di scienziati per indagare sulle teorie di Mesmer. La commissione, ritenne impossibile riscontrare prove scientifiche dell’esistenza del magnetismo animale o della terapia di Mesmer, e sollevava il dubbio che l’intenso rapporto, anche fisico, tra il magnetizzatore e le sue pazienti, e il potere di seduzione da parte del magnetizzatore, fossero la causa degli effetti curativi. Inoltre, diedero molto credito all'ipotesi per cui attraverso l'immaginazione l'uomo potesse agire sull'uomo a suo piacimento.
Puysegur (1751-1825)
Puysegur, allievo di Mesmer, ipotizzò invece che i successi delle terapie magnetiche non si fondassero su fenomeni fisici, ma piuttosto su fattori di natura psicologica. Si interessò così allo studio del soggetto sottoposto alla magnetizzazione, e definì il processo del sonnambulismo. Puysegur ritenne che non si potesse essere magnetizzati contro la propria volontà ma che occorresse un totale consenso da parte del paziente. Per Puysegur non era tanto importante definire l'esistenza o meno del fluido magnetico, quanto piuttosto analizzare la vera causa di guarigione del paziente, che egli identificò nella volontà del magnetizzatore. Di particolare rilevanza fu il trattamento di un giovane uomo che Puysegur effettuò magnetizzando un olmo. Il giorno in cui egli magnetizzò l'albero, il giovane uomo entrò in uno stato che assomigliava al sonno, ma in questo sonno egli era paradossalmente più sveglio e lucido del normale! Il sonno magnetico venne paragonato da Puysegur al sonnambulismo naturale, e così definito sonnambulismo artificiale.
L'esperienza del sonnambulismo indotto lo portò anche a comprendere l'importanza della stretta relazione che si formava tra magnetizzatore e magnetizzato, ed anche la dipendenza che si veniva a creare nel paziente nei riguardi del magnetizzatore. La personalità e il carisma del magnetizzatore svolgevano quindi un ruolo decisivo sui risultati del magnetismo.
L'abate di Faria (1756-1819)
L'abata di Faria, prete portoghese, studiò il sonno magnetico e definì la tecnica autoritaria, in cui affermava che il sonno magnetico dipende dal soggetto e non dal magnetizzatore. Era sua opinione che solo alcuni individui potessero essere magnetizzati. La sua tecnica consisteva nel far sistemare il paziente su una poltrona e sul fargli osservare la propria mano aperta finché non gli ordinava di dormire. Dopodiché, egli provocava ai soggetti nello stato magnetico, visioni e suggestioni. Il lavoro dell'abata di Faria fu importante per la storia dell'ipnosi, in quanto egli fu il primo ad avere un concetto definito del fenomeno ipnotico, da lui definito sogno lucido.
J. Braid
Fu il medico inglese J. Braid a ribattezzare il fenomeno del magnetismo con il nome di ipnotismo. Egli propose una spiegazione neurofisiologica del sonnambulismo, rifiutando la teoria del fluido magnetico. Egli permette così di demistificare il magnetismo, dandogli una valenza scientifica maggiore agli occhi dei medici e degli scienziati, ma per l'entrata dell'ipnosi nell'ambito medico occorrerà aspettare ancora un secolo.
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Bibliografia
Pewzner, E. Braunstein, J. Storia della psicologia, 2001, Piccola Biblioteca Einaudi
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