Definizione di Murphy (1989): La prestazione lavorativa è l'insieme dei comportamenti che sono rilevanti rispetto agli obiettivi dell'intera organizzazione o dell'unità organizzativa all'interno della quale l'individuo svolge la propria attività lavorativa.
La prestazione lavorativa è sia il RISULTATO dell'azione individuale che il PROCESSO dinamico che conduce l'individuo a raggiungere gli obiettivi
I modelli della prestazione lavorativa:
Modelli multifattoriale di Campbell (1999)
Campbell distingue tra:
- Determinanti
- conoscenza fondativa: conoscenze su ciò che è richiesto dal compito
- conoscenza procedurale: conoscenze su come svolgere il compito
- motivazione
- Componenti
- competenze nei compiti specifici
- competenze nei compiti non specifici
- competenze nei compiti di comunicazione verbale e scritta
- dimostrazione di impegno
- facilitazione della prestazione dei colleghi e del gruppo
- supervisione e leadership
- gestione/amministrazione
Modello unifattoriale (Viswesvaran, Schmidt, & Ones; 2005)
Le abilità cognitive possono fondersi tra loro in un unico fattore "g", e, allo stesso modo, anche le competenze prestazionali si uniscono tra loro a formare un fattore generale
Limiti dei modelli
Entrambi questi approcci tendono a sottovalutare i fattori situazionali ed organizzativi
Fasi della prestazione (Murphy, 1989)
Murphy distingue due fasi dell'attività lavorativa.
Le due fasi sono:
- Transition stage (fase del cambiamento): I newcomers imparano le richieste del compito e durante le transizioni lavorative sono i dipendenti ad apprendere le nuove richieste
La prestazione può essere predetta in questa fase dall'intelligenza e dalle capacità cognitive dell'individuo.
- Maintainance stage (fase di mantenimento): In questa fase gli individui hanno acquisito familiarità con il compito
Qui i fattori determinanti della prestazione sono la motivazione e i tratti di personalità.
Segue:
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