Nel periodo più recente della psicologia nacque la psicologia cognitiva, in cui la psicologia riacquistò interesse per lo studio delle funzioni mentali e non solo del comportamento osservabile come era per il comportamentismo.
Le funzioni cognitive studiate da questa nuova corrente psicologica furono la memoria, il pensiero, il linguaggio, la percezione, l'attenzione ecc...
Il modello della psicologia cognitiva è sicuramente il modello ad oggi dominante nella psicologia.
Questa nuova corrente nacque anche a causa del fatto che il comportamentismo non permetteva di rispondere a problemi legati al linguaggio, alla risoluzione dei problemi o alla memoria. Dal canto suo, la psicologia cognitivista si disinteressò invece di temi cari al comportamentismo, come il comportamento e l'apprendimento.
Si studiò il modo in cui le persone sono in grado di acquisire informazioni e ricordarle. Si svilupparono modelli dei processi mentali, come il modello di Atkinson e Shiffrin: paradigma human information processing. In questo modello la mente era vista come un calcolatore, un elaboratore di informazioni in ingresso. Altra corrente del cognitivismo fu l'approccio ecologico. Per questo approccio la mente doveva essere studiata nell'ambiente naturale nella quale veniva usata. Ad esempio la memoria, secondo Ulrich Neisser, andava studiata dove veniva utilizzata, non solo in laboratorio. Rinacque così l'interesse della memoria autobiografica, interesse sempre stato presente in psicologia clinica ma non in psicologia cognitiva(memoria nella vita quotidiana).
Nel 1967 Neisser pubblicò cognitive psychology, e la psicologia cognitiva diventò così indirizzo dominante della psicologia. Precursore della corrente fu Tollman che studiò le mappe cognitive: nei suoi esperimenti un ratto doveva esplorare un labirinto per arrivare a del cibo, acquisendo per farlo una rappresentazione mentale del labirinto, la mappa mentale. La psicologia cognitiva fece dunque un'analogia mente-computer. Aumentarono del dopotutto le tecnologie informatiche, e come il computer riceveva informazioni, le elaborava ed esprimeva risposte, così faceva la mente secondo i cognitivisti. Molto importante fu l'influenza di Piaget, il quale studiò le capacità cognitive nei bambini. Anche Chomsky fu importante, scoprendo che la capacità di acquisire il linguaggio è già presente nell'uomo.
L'11 settembre 1956 fu organizzato un seminario sulla teoria dell'informazione al MIT di Boston in cui parteciparono numerosi esponenti del cognitivismo: Miller propose di misurare la capacità della memoria a breve termine; Newell e Simon proposero il general problem solver; Chomsky presentó la sua teoria sul linguaggio.
La critica di Chomsky al comportamentismo
Noam Chomsky (1928) mise in luce l'insufficienza delle definizioni comportamentiste di stimolo, risposta e rinforzo. Secondo lo studioso, Skinner non riuscì a spiegare il linguaggio perché ne ignorava la flessibilità e la creatività. Mentre Skinner non vedeva differenza tra linguaggio e altri comportamenti, Chomsky dimostrò l'originalità del linguaggio. Egli paragonò la grammatica umana a quella del calcolatore.
George Miller (1920)
George Miller fu molto influenzato dal lavoro di Chomsky. Insieme con Galanter e Pribram, scrisse nel 1950 un libro ispirato all'intelligenza artificiale, in cui viene proposto il modello TOTE. Il modello rappresenta uno schema alternativo al modello SR del comportamentismo.
T = test; analizzare la situazione in rapporto allo scopo ricercato
O = operazione
T = test; nuovo test che informa sullo stato raggiunto in seguito all'operazione
E = exit; l'uscita occorre quando lo scopo viene raggiunto
Jean Piaget (1896-1980)
Jean Piaget compì studi nell'ambito della biologia, del diritto, della pedagogia, della filosofia e della sociologia, e si interessò al problema dello sviluppo dell'intelligenza nel bambino.
Stadi dello sviluppo:
Sensimotorio (0-2 anni): il bambino si sviluppa attraverso i sensi e il movimento. Egli scopre il mondo attraverso gli oggetti.
Preoperatorio (2-6 anni): il bambino impara ad usare simboli, parole e linguaggio per rappresentare oggetti. Egli inizia a giocare al "fingere di essere".
Stadio delle operazioni concrete (7-12 anni): il bambino può pensare logicamente e fare operazioni mentali, come l'addizione e la sottrazione.
Stadio delle operazioni formali (12 anni - età adulta): l'adolescente può pensare in modo astratto e ipotetico.
Jerome Bruner
Jerome Bruner (1915) approfondì il processo di categorizzazione, attuando alcuni esperimenti nei quali chiedeva a dei soggetti di classificare delle carte complesse caratterizzate da un diverso numero di bordi, di oggetti contenuti, forma degli oggetti e colore. Per classificare queste carte i soggetti dovevano seguire un "concetto" che dovevano indovinare facendo domande all'interrogatore per sapere se le carte scelte illustravano quel concetto. Bruner si rese conto grazie a questa sperimentazione che le strategie di classificazione erano diverse a seconda del soggetto, e che la personalità in questo ha molta importanza. Qualcuno preferiva un metodo lento e prudente, mentre qualche altro optava per strategie più rapide. Questi processi di categorizzazione secondo Bruner sarebbero stati presenti anche in molte altre attività, in quanto percepire, concettualizzare, apprendere, prendere delle decisioni, significava formare delle categorie.
Slides concetti fondamentali:
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