Joseph D. Lichtenberg

Joseph D. Lichtenberg fu esponente del gruppo degli autori che si proposero di riformulare la teoria e la tecnica psicoanalitica, con i risultati provenienti dalle ricerche svolte negli ambiti della psicologia cognitiva, delle neuroscienze, della teoria dei sistemi, della teoria dell'attaccamento e dell'Infant Research. Lichtenberg propose una teoria della motivazione strutturata, con l'obiettivo di integrare le conoscenze derivate dall'Infant Research, e la teoria e tecnica psicoanalitica. Questa teoria della motivazione può essere applicata sia al bambino che all'adulto. 


La motivazione nella psicoanalisi 

La psicoanalisi è stata sin dall'inizio caratterizzata da un approccio riduzionistico, che privilegiava una o due spinte principali nel processo di formazione della personalità. 

Le principali teorie psicodinamiche riguardanti la motivazione sono: 

- teoria pulsionale di Freud: la motivazione aveva come obiettivo l'appagamento dell'impulso e la scarica della pulsione 

- Infant Research: la motivazione si esprimeva nella ricerca precoce di relazioni 

- Teoria dell'attaccamento: la motivazione era caratterizzata dal bisogno di sicurezza e protezione 

Le teorie psicodinamiche hanno quindi fornito descrizioni di motivazioni singole che guidavano in modo olistico lo sviluppo individuale, ignorando il complesso intreccio di reciproche influenze esistente tra differenti variabili, come il temperamento e l'esperienza. 


Lichtenberg ha evidenziato che le ricerche incentrate sui primi anni di vita del bambino mostrino l'esistenza di molteplici motivazioni primarie.

L'obiettivo di Lichtenberg è stato quello di elaborare un modello motivazionale unificato, dove sia possibile identificare una serie di sistemi motivazionali, ognuno dei quali può divenire dominante rispetto agli altri in certi momenti. Gli altri acquisiscono momentaneamente il ruolo di "sottosistemi" di maggiore o minore influenza. 

I sistemi motivazionali sono processi dinamici, non rigidi, e sono caratterizzati da un costante raggiustamento gerarchico. Non si tratta di strutture, ma di modalità di esperienza, le quali possono essere valutate sia separatamente che in relazione al rapporto dinamico tra i vari sistemi. 

Ognuno dei sistemi motivazionali ha un'organizzazione che si regge intorno ad un bisogno di base che ha una natura biofisiologica, e che deve quindi essere sia regolato che soddisfatto. Questo bisogno nasce da comportamenti osservabili che si sviluppano a partire da risposte innate e biologicamente determinate fino a raggiungere modelli di risposta più complessi, i quali risultano mediati dall'esperienza. 

La "vitalità" dell'esperienza motivazionale all'interno dei modelli di risposta, è intimamente collegata alla qualità degli scambi affettivi tra il bambino e il caregiver. Questo significa che le motivazioni si sviluppano a partire dall'esperienza vissuta. 

Lichtenberg ha descritto 5 bisogni intorno ai quali si sviluppano 5 sistemi motivazionali, che si manifestano nel comportamento, e che nascono nell'infanzia per poi durare tutta la vita: 

1. Sistema motivazionale della regolazione psichica delle richieste fisiologiche: contempla l'insieme dei processi di regolazione diadica degli stati fisiologici di base del bambino (sonno, veglia, irritazione, pianto...), che nella loro alternanza sono caratterizzati da regolarità e ritmo 

2. Sistema motivazionale di attaccamento-affiliazione: l'attaccamento è organizzato in sistemi comportamentali complessi, che hanno lo scopo di mantenere la vicinanza con il caregiver, così da poter regolare il proprio senso di sicurezza personale 

3. Sistema esplorativo-assertivo: caratteristiche di questo sistema sono il piacere della competenza e l'efficacia quando il bambino sperimenta se stesso nelle vesti dell'agente, ovvero come colui che ha iniziato un comportamento con effetti prevedibili. 

4. Sistema motivazionale avversivo: le risposte avversive hanno molta importanza sin dall'inizio delle vita, e si dividono in due categorie: 

a. di antagonismo: segnalano il disagio che viene sperimentato in un particolare momento con l'uso di pianto, rabbia, disgusto. 

b. di ritiro: si esprimono mediante la paura, la vergogna e la scarsa capacità di adattamento

5. Sistema motivazionale sensuale-sessuale: sistema costruito intorno ai bisogni e ai desideri che hanno come fine il conseguimento di due diversi stati affettivi: il piacere sessuale e l'eccitamento sessuale. Questi due stati affettivi trovano la loro origine in un bagaglio innato e biologicamente determinato, il quale si esprime in modo precoce come risposta alle gratificazioni fisiche che il caregiver fornisce al bambino durante l'accudimento quotidiano. 




Bibliografia 

Amadei G. Cavanna D. Zavattini G.C., Psicologia dinamica, 1999, il Mulino 

Ortu F. De coro A., Psicologia dinamica. I modelli teorici a confronto, 2010, Edizioni Laterza 

Commenti