Inizialmente gli indirizzi principali della ricerca psicologica erano lo strutturalismo e il funzionalismo.
Lo strutturalismo è lo studio degli elementi di base della mente, il funzionalismo è lo studio dei processi di adattamento all'ambiente.
In passato vi era quindi una distinzione tra struttura da una parte e processo dall'altra, e questa distinzione differenziava il lavoro degli scienziati, che da un lato si focalizzavano sulle differenze individuali e dall'altro sulle dinamiche interne della personalità.
Si pensi ad esempio allo strutturalismo di Wilhelm Wundt o alla psicoanalisi di Freud.
Sigmund Freud e la nascita della psicoanalisi:
https://saperidipsicologia.blogspot.com/2021/07/sigmund-freud-e-la-nascita-della.html
Wilhelm Wundt e la psicologia scientifica:
Ad oggi si riconosce che struttura e processi sono interdipendenti, quindi tutti i processi psicologici operano sulla base di strutture psicologiche.
Si può dire che attualmente gli approcci basati sui tratti di personalità mirano maggiormente a rendere conto delle differenze individuali come disposizioni durevoli e tendenze universali.
Le prospettive social-cognitive invece indagano i processi psicologici dinamici che si trovano alla base della capacità umana di interpretare il mondo e regolare sentimenti e azioni per adattarsi all'ambiente.
Vediamo adesso i primi contributi allo studio della personalità:
Pierre Janet: Janet concepisce una teoria dinamica dove ogni forma di condotta è il risultato della combinazione tra FORZA e TENSIONE psichiche.
La forza è la quantità di energia psichica che sostiene le diverse attività, mentre la tensione è il grado di organizzazione e di sintesi.
Lewin: identifica le dinamiche psicologiche e le forze sociali che si trovano alla base del comportamento. Formula la teoria del campo, secondo la quale gli elementi essenziali nella spiegazione dell'azione personale sono le percezioni che gli individui hanno di sé stessi e dell'ambiente.
Il comportamento è quindi funzione della persona e dell'ambiente.
Stern utilizza invece il termine personalistica per indicare le caratteristiche di unità, indivisibilità e intenzionalità che contraddistinguono la persona. La personalità viene concepita come una totalità, che non è mai determinata interamente né dalle disposizioni personali né dall'ambiente.
Nell'approccio storico-culturale di Vygotskij, la personalità dell'individuo deriva dalle relazioni sociali. Tutte le funzioni psichiche derivano dall'interiorizzazione delle relazioni sociali, che sono poi trasformate in strategie e regole interiorizzate e funzionano da strutture sottostanti al funzionamento psicologico. Infatti, il linguaggio è fondamentale nello sviluppo delle funzioni psicologiche.
Allport: fondamentale è la nozione di proprio, che si riferisce all'insieme di percezioni e opinioni di sé. Allport concepisce il Proprio come l'essenza dell'identità personale, che si sviluppa nel tempo e contribuisce alla coerenza del funzionamento e della personalità.
Murray: la personalità è una struttura agentica che organizza e governa l'organismo umano, mediando i suoi rapporti con l'ambiente.
Il funzionamento della personalità è dato da:
- Bisogni : viscerogeni o psicogeni, sono forze interne che organizzano l’esperienza, regolano le percezioni, la motivazione e l’azione, dando all’organismo una chiara tendenza direzionale
- Pressioni : forze ambientali che interagiscono con i bisogni delle persone, rendendo più o meno difficile perseguire gli obiettivi. Le pressioni beta sono opportunità o impedimenti soggettivi, mentre le pressioni alfa sono facilitazioni ed ostacoli oggettivamente esistenti
- Temi : unità di analisi più globali, derivanti dall’interazione tra un bisogno e una pressione. Rispecchiano sia l’intento personale sia la situazione nella quale la persona agisce
Murray sviluppò un test semiproiettivo, il Thematic Apperception Test (TAT), che, attraverso la presentazione di uno stimolo ambiguo da interpretare e inserire in una storia (bambino con violino), si propone di svelare il mondo interiore di una persona, i suoi temi, i suoi bisogni e le sue pressioni
Rogers: secondo Rogers, una caratteristica fondamentale della personalità è la tendenza attualizzante, una tendenza universale presente in ogni essere umano che ne direziona obiettivi e percorsi di vita, imprimendo una direzione costruttiva allo sviluppo e alla piena realizzazione degli aspetti sani e creativi. La base dello sviluppo è l’accettazione incondizionata, la quale consente di realizzare al massimo le proprie potenzialità. Di contro, la non accettazione blocca la tendenza attualizzante e, di conseguenza, lo sviluppo, creando una condizione di disagio.
Kelly: per la teoria dei costrutti personali di Kelly, l’individuo mira a prevedere e controllare il corso degli eventi in cui è coinvolto. Il comportamento è guidato dall’anticipazione degli eventi: le anticipazioni rappresentano i costrutti personali, o “schemi”, che l’individuo impiega per conoscere la realtà, interpretare le proprie relazioni con il mondo ed ordinare gli eventi.
Mischel: nel 1968, Mischel criticò le teorie disposizionali e psicodinamiche ed il modo in cui le differenze individuali erano concettualizzate e valutate, sostenendo che la predizione del comportamento in contesti specifici e la stabilità risultavano basse. Propose nuove unità di analisi al fine di rilevare le differenze individuali di comportamento da un contesto all’altro e nelle diverse situazioni.
Similmente, per gli interazionisti, si può spiegare il comportamento solo facendo riferimento alla combinazione interattiva tra fattori personali e situazionali. Ciò che resta problematico è il grado di reciprocità delle interazioni e il peso degli uni e degli altri nelle diverse circostanze, nonché il peso da assegnare all’eredità, all’ambiente ed alle capacità autonome di ciascun individuo.
Freud: per la psicoanalisi il funzionamento psichico dipende dall'energia psichica accumulata con lo scopo di preservare l'equilibrio dell'organismo al livello più basso di tensione. L'apparato mentale è visto come un sistema tensio-riduttivo, deputato cioè ad evitare il dispiacere della tensione psichica.
Le determinanti di tutta l'attività psichica sono le pulsioni, ovvero rappresentazioni psichiche di stimoli endosomatici, che forniscono l'energia che muove l'apparato psichico.
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