Definizione
L’intelligenza è l’applicazione di abilità cognitive e conoscenze volte ad apprendere, risolvere problemi e raggiungere scopi.
Lo studio dell’intelligenza fa riferimento a 2 tradizioni:
Tradizione fattoriale: studio delle differenze individuali attraverso test standardizzati
Elaborazione cognitiva: studio di processi cognitivi alla base della prestazione intellettuale
QI
Approcciando alla tradizione fattoriale, Simon e Binet hanno introdotto il concetto di età mentale, che è poi stato ripreso da Terman, il quale ha definito la nozione di quoziente intellettivo:
QI = (Età Mentale / Età Cronologica) x 100
Tuttavia, Flynn ha confutato l’idea che i punteggi di QI rispecchino una caratteristica biologica del cervello. Il QI nei paesi sviluppati è aumentato in media di 3 punti ogni decennio nel corso del Novecento (effetto Flynn), ma ciò è incompatibile con l’ipotesi di un QI geneticamente ancorato.
Non è difficile immaginare, quindi, che il concetto di QI vada incontro a diversi limiti:
- Non descrive come le persone acquisiscono, sviluppano e mettono in pratica le conoscenze
- L’intelligenza umana non può essere colta da una singola dimensione lineare
- Non viene considerato il ruolo del contesto nello sviluppo delle capacità intellettive
Fattore G
Secondo Spearman le espressioni dell’intelligenza risultano dal concorso di un fattore G, l’abilità mentale generale ereditaria, e di vari fattori S, ossia fattori specifici a seconda dei diversi compiti.
Le abilità mentali primarie
Thurstone ha individuato 7 abilità mentali primarie: comprensione verbale, abilità numerica, memoria, velocità percettiva, visualizzazione spaziale, fluidità verbale e ragionamento deduttivo.
Intelligenza fluida e intelligenza cristallizzata
Cattel ha distinto due aspetti dell’intelligenza generale:
Intelligenza fluida: abilità di individuare soluzioni complesse e nuovi modi di pensare. È biologicamente determinata, indipendente da apprendimento e cultura, diminuisce con l’età
Intelligenza cristallizzata : abilità, conoscenze e modi di pensare acquisiti
Tradizione dell'elaborazione cognitiva
Secondo la tradizione dell’elaborazione cognitiva, le capacità mentali implicate nell’acquisizione delle abilità, nella soluzione dei problemi e nella creatività sono molto più “sfaccettate”.
Per la teoria triarchica di Sternberg, l’intelligenza non è una qualità statica che risiede nella mente, ma una capacità adattiva, flessibile, con cui si risolvono i problemi quotidiani, e si distingue in:
Analitica : comprende il ragionamento astratto e la valutazione delle idee (successo scolastico)
Pratico-contestuale : implicata nella soluzione dei problemi quotidiani
Creativo-sintetica : implicata nello sviluppo di soluzioni nuove e creative
Teoria delle intelligenze multiple
La teoria delle intelligenze multiple di Gardner elenca 7 tipi di intelligenza: logico-matematica, linguistica, musicale, spaziale, corporea, interpersonale ed intrapersonale. Le persone possono impiegare diversi aspetti dell’intelligenza, poiché le intelligenze non rappresentano moduli separati del funzionamento della mente. Inoltre, ogni cultura può apprezzare forme diverse di intelligenza.
Intelligenza sociale ed emotiva
Secondo Cantor e Kihlstrom, l’intelligenza sociale corrisponde alla competenza con cui le persone applicano le conoscenze possedute ai problemi della vita quotidiana. Si riflette nella capacità di interagire efficacemente con gli altri adattando il comportamento alle circostanze (negoziazione).
Secondo Mayer e Salovey, l’intelligenza emotiva si riferisce alla capacità di gestire affetti e relazioni interpersonali, e coincide con la capacità di comprendere e regolare le emozioni e i sentimenti propri e altrui, di discriminare tra essi e di usare tali informazioni per guidare il pensiero e le azioni. Comprende quindi:
- Esatto riconoscimento delle emozioni in sé stessi e negli altri
- Regolazione delle emozioni proprie e altrui
- Uso strategico delle emozioni per scopi connessi alla motivazione e al problem solving
Goleman ha individuato 7 aspetti dell’intelligenza emotiva: autocoscienza, automotivazione, persistenza di fronte alle avversità, controllo degli impulsi, regolazione dell’umore, empatia e ottimismo.
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